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Premio Emilia Sostenibile 2025.Evento promosso da UCID Bologna con Confcooperative Terre d’Emilia, Confindustria Emilia Area Centro e Bologna Business School.31 ottobre 2025

Premio Emilia Sostenibile 2025

Da Sinistra: Ravaglia, Calanca, Capone, Tamburini, Schilirò, Galletti, D’Atri

Trionfano la multinazionale tech Voilàp e la coop sociale La piccola carovana.

Otto le imprese con menzioni speciali per la sostenibilità.

Sassoli de’ Bianchi: «a vincere è la circolazione di buone pratiche di sostenibilità d’impresa»

 

Si è svolta stamattina presso la sede di Confindustria Emilia Area Centro la cerimonia di consegna del Premio Emilia Sostenibile 2025, promosso da UCID Bologna in partnership con Confcooperative Terre d’Emilia, Confindustria Emilia Area Centro e Bologna Business School, con la direzione tecnica di NeXt Economia.

A ricevere il premio per l’innovazione di prodotto è Voilàp Spa con elumatec SBZ 145, centro di lavoro ad altissima tecnologia per la lavorazione di profili in alluminio e leghe leggere, che coniuga novità e sostenibilità ambientale, garantendo lavorazioni di alta precisione e ottimizzando l’uso di energia e di materiali. A ritirare il Premio, Ilenia Caponee Luca Calanca, rispettivamente project manager e purchasing e procurement director.

A vincere il premio per l’innovazione di processo è la cooperativa sociale La Piccola Carovana, grazie all’impianto per il riutilizzo di beni recuperabili in partnership con Geovest, attraverso il quale la coop realizza anche inserimenti lavorativi di persone svantaggiate. A ritirare il premio, la presidente Clara Preti.

Otto le menzioni speciali assegnate ad altrettante imprese virtuose: Cadicagroup (menzione per la migliore innovazione di partecipazione dei giovani alle strategie ESG), Granarolo (menzione per la sussidiarietà circolare e il contrasto alle povertà e agli sprechi, Reinova (menzione per la migliore transizione alla mobilità elettrica), Prologis (menzione per gli spazi di relazione e bellezza), Bio5 (menzione per la migliore innovazione sul benessere e la sicurezza sul lavoro), Pelliconi (menzione per la migliore innovazione di packaging sostenibile), Palazzo di Varignana (menzione per la migliore innovazione di riqualificazione sociale e la citizen science) e Piquadro (menzione per la miglior innovazione materiale eco-compatibile).

«La sostenibilità d’impresa è nel DNA di UCID – ha dichiarato Filippo Sassoli de’ Bianchi, presidente UCID Bologna –. Da sempre crediamo nell’impresa come bene al servizio della comunità e non dell’individuo. Lavorare insieme a Confindustria, Confcooperative e Bologna Business School significa rendere concreti questi valori nel nostro territorio».

Per Daniele Ravaglia, vicepresidente di Confcooperative Terre d’Emilia, «le cooperative emiliane hanno da sempre un modo di fare impresa sostenibile che anticipa le normative europee. Oggi la sostenibilità è una sfida comune a tutte le forme di impresa, e il confronto con altri modelli è fondamentale per far crescere il valore sociale generato».

“In un panorama geoeconomico profondamente mutato rispetto ai tempi delle prime adozioni di politiche aziendali ESG, la sfida odierna è coniugare sostenibilità e competitività. È tempo della Sostenibilità 2.0, dove l’impresa fonde innovazione e pragmatismo per competere mentre mantiene l’attenzione a ciò che lascia alle generazioni future”, dichiara Nicola Montanari, presidente Filiera Elettronica e Meccatronica di Confindustria Emilia e CEO di Nimax.

«Il Premio Emilia Sostenibile non è solo una vetrina ma un processo generativo di innovazione – ha sottolineato Gianluca Mancini, vicepresidente UCID Bologna e ideatore del Premio –. Le imprese emiliane sanno guardare oltre le difficoltà e continuano a investire su persone, comunità e ambiente».

A intervenire è stato anche il presidente di Ucid nazionale, Gian Luca Galletti: “vorrei che l’applauso del Premio Emilia Sostenibile arrivasse non solo a vincitori e menzionati, ma e a tutte le imprese partecipanti e, più in generale, al territorio emiliano. Se c’è un’evidenza chiara è la diffusione della cultura della sostenibilità”.

Nel presentare i risultati dei progetti finalisti, Lorenzo Semplici, responsabile del Centro Studi di NeXt Economia, ha evidenziato come «la varietà e la ricchezza delle innovazioni candidate dimostrano la vitalità dell’economia emiliana. Attraverso queste esperienze si costruiscono veri ecosistemi di biodiversità imprenditoriale, dove sostenibilità e intelligenza relazionale camminano insieme. Occorre incominciare a pensare al Premio Emilia Sostenibile come a un processo generativo di innovazione, immaginando, dopo oggi, spazi di incontro, contaminazione e relazione, per costruire una comunità d’imprese e imprenditori e imprenditrici dell’innovazione civile».

L’iniziativa è sostenuta dai main partners Coprob Italia Zuccheri, Emil Banca e Fondazione Marchesini ACT, insieme ai sostenitori CAMPA, Gruppo Fiori, Valsoia, Maresca e Fiorentino, Stefauto1952, Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna e la Famiglia Sassoli de’ Bianchi, con la Fondazione ANT come partner etico.

 

Hanno partecipato, inoltre, agli interventi che ha introdotto le premiazioni: Prof. Stefano Zamagni, Economista e Presidente del Comitato Etico-Scientifico del Premio, Daniele Ravaglia, Vicepresidente Confcooperative Terre d’Emilia; Gian Luca Galletti, Presidente UCID Nazionale e Presidente Emil Banca; Nicola Montanari, Presidente Filiera Elettronica e Meccatronica di Confindustria Emilia, CEO di Nimax; Prof. Matteo Mura, docente Bologna Business School; Valentino Bobbio, Presidente NeXt.

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