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La carta: filiera resiliente e circolare

LA CARTA: FILIERA RESILIENTE E CIRCOLARE

di Laura Vignati

24/11/2022

Nonostante la guerra, la pandemia, l’aumento dei prezzi, il circolo della carta tiene. Lo ha illustrato Amelio Cecchini, presidente Comieco, il consorzio per la raccolta di materiali a base di cellulosa in una serata organizzata da Ucid.

Stazione di partenza: raccolta differenziata di carta e cartone, stazione di arrivo: nuovi imballaggi. E il ciclo riparte. Si è parlato della filosofia di Comieco, il consorzio per la raccolta di materiali a base di cellulosa ieri all’osteria sociale La Tela di Rescaldina con l’Ucid.

L’associazione che raccoglie gli imprenditori e dirigenti ha affidato la serata all’imprenditore Amelio Cecchini, presidente tra l’altro di Comieco che ha illustrato il funzionamento del consorzio e di come l’Italia si stia avviando verso un’economia sempre più circolare che le ha fatto conquistare i primi posti come efficienza. «Siamo il Paese mondiale che ha meno evasione per quel che concerne il contributo ambientale», ha esordito. Hai poi parlato della fortuna dell’imballaggio con il cartone ondulato che riduce del 30 per cento gli sprechi, cifra enorme considerando anche gli 8 miliardi di popolazione al mondo.

«Due sono le fortune dell’imballaggio – ha spiegato – Primo il cambio di distribuzione con l’e-commerce che anche durante la pandemia ci ha fatto crescere del 14 per cento e fattori sociologici che hanno fatto aumentare il cartone ondulato. Se si pensa ad esempio che prima le confezioni erano da 12, oggi si sono ridotte a due proprio perché le famiglie non sono più numerose».

Ha quindi fatto capire le importanti intuizioni di Ronchi che ha creato uno statuto ministeriale gestito dalle imprese e il consorzio Comieco è sussidiario al mercato, per evitare il monopolio. «Dobbiamo coprire i costi della differenziata almeno per l’80 per cento. La carta affinchè diventi materia prima deve avere al massimo l’1,5 di impurità: Milano è virtuosa con l’1,8, così anche Ragusa e Bari. Roma arriva al 12, mentre Bologna città universitaria è la più brava nella quantità. Comieco in questo mese sta organizzando iniziative con le scuole per avvicinare le scolaresche alla filosofia del riciclo. Comieco raccoglie dai Comuni da uno a due tonnellate e mezzi l’anno. L’anno scorso il fatturato è stato di 320 milioni di euro, di cui il 4 per cento resta al Consorzio e il 96 va ai Comuni. Quest’anno è stato premiato il comune di Messina che in una legislatura ha raddoppiato la differenziata. Ricordo che se non ci fosse Comieco, chi andrebbe a prendere la carta alle Tremiti o all’Elba o in Sicilia e Sardegna? Costa tre volte il valore del trasporto».

Dunque non si parla solo di sostenibilità ambientale, ma anche di importanti risultati economici. Ne è una testimonianza il progetto sociale di Comieco, una filiera che implica 90mila posti di lavoro, 360 impianti di gestione, 150 produttori, 2800 trasformatori, 58 cartiere e 3200 aziende. Dunque l’economia circolare è nel Dna della carta, rappresenta un approccio irrinunciabile per far fronte alle sfide che ci attendono. Eloquenti i risultati illustrati attraverso slide: la raccolta di carta e cartone è più che raddoppiata in 25 anni. L’Italia passa da importatrice a esportatrice di macero.

La raccolta differenziata urbana passa da 1 a 3,6 milioni e tiene anche durante la pandemia. Dunque la carta rappresenta una filiera resiliente e circolare. Il riciclo degli imballaggi cellulosici aveva come obiettivo Ue il 2030, ma è stato raggiunto già nel 2021. Insomma uno scenario complesso che richiede capacità di adattamento e anche con la guerra Russo-ucraina, il Covid e l’aumento dei prezzi, la filiera ha sempre mostrato resilienza.

Laura Vignati

24/11/2022 tratto da INFORMAZIONE ONLINE  https://www.informazioneonline.it/2022/11/24/leggi-notizia/argomenti/economia-14/articolo/la-carta-filiera-resiliente-e-circolare.html

 

 

 

 

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