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30 Maggio 2018 – USURA E SOVRAINDEBITAMENTO DOVE IL DIRITTO E DOVE L’ETICA – Avv. Cristiano Vaccaro Belluscio Avv. Pasquale Lacalandra

 

30 Maggio 2018

USURA E SOVRAINDEBITAMENTO DOVE IL DIRITTO E DOVE L’ETICA

Avv. Cristiano Vaccaro Belluscio – Avv. Pasquale Lacalandra

Gli avvocati Attilio Cristiano Vaccaro Belluscio e Pasquale Lacalandra, entrambi del foro di Milano, hanno esposto i profili etici e tecnici delle procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento, disciplinate dalla L. 3/2012, una normativa ancora poco conosciuta ed attuata che, proprio presso il tribunale di Busto Arsizio, ha trovato una delle sue prime applicazioni.

Sono tanti i piccoli imprenditori che, a causa della crisi, hanno visto peggiorare la loro situazione economica, non riuscendo più a far fronte ai debiti contratti.  Per questi soggetti, che non possono accedere a concordati preventivi e fallimentari, un aiuto arriva dalla Legge 3/2012, relativa alla “Composizione della crisi da sovraindebitamento”, ossia da una normativa che, sia pur scarsamente conosciuta, potrebbe fornire un valido e concreto supporto a chi è in difficoltà.

La Legge n. 3 del 2012  si occupa del problema del sovraindebitamento riguardante le famiglie e le imprese non soggette né assoggettabili a procedure concorsuali.

Negli ultimi anni migliaia di famiglie e di piccoli imprenditori italiani, dopo avere investito nel proprio futuro costruendo un percorso di “normale indebitamento”, a causa di una crisi finanziaria -non certo riconducibile alle loro scelte- hanno visto contratto il proprio reddito e si sono quindi trovati, senza alcuna colpa, in stato di “sovraindebitamento”.

Oggi, pertanto, essi sono vessati dai creditori (Banche e Finanziarie) o, peggio ancora, dallo Stato, che pretende il pagamento delle imposte (v. Equitalia) e, contemporaneamente, li paga con ritardi insostenibili.

Negli ultimi anni l’avv. Pasquale Lacalandra di Milano ha patrocinato con successo diversi casi di sovraindebitamento, in particolare fiscale:

–             Il Tribunale di Busto Arsizio, gennaio 2015: ha approvato il “Piano del consumatore” consentendo ad una impiegata in cassa integrazione di risolvere definitivamente una situazione debitoria complessa. Il debito di 86mila euro nei confronti di Equitalia è stato così ridotto a 11mila euro, un importo individuato in base alle attuali possibilità economiche della debitrice.

–             Tribunale di Como, 17 febbraio 2016 : una ex imprenditrice con debiti fiscali (Agenzia delle Entrate, INPS ed Equitalia) per circa 1,4 mln di euro ha chiuso il debito a 370mila euro (-74%)

–             Tribunale di Monza, 17 febbraio 2016: una famiglia con un indebitamento verso più società finanziarie ha visto ridurre il debito da oltre 150mila a 52mila euro (-65%)

–             Tribunale di Como, gennaio 2017: debiti fiscali (Agenzia delle Entrate ed Equitalia) di un lavoratore dipendente ridotti da 509 mila euro a 54 mila euro (-89%). Altri casi sono stati seguiti per imprese agricole che per legge non sono fallibili.

L’avv. Attilio Cristiano Vaccaro Belluscio, incaricato dell’insegnamento di “diritto bancario” presso l’Università Europea di Roma, ha risolto questioni riguardanti il cosiddetto “diritto penale patrimoniale” (sequestri, confische, ecc.), in ordine alle quali ha ottenuto provvedimenti giudiziali “apripista” (recentemente emessi sia dal Tribunale che dalla Corte di Appello di Milano); inoltre, si occupa attivamente di “sovraindebitamento”, non solo prestando assistenza e consulenza relativa a procedure avviate innanzi all’A.G., ma anche partecipando a convegni e conferenze frequentemente organizzati in ambito universitario, istituzionale ed imprenditoriale.

In definitiva, va rimarcato che si tratta di procedure particolarmente rilevanti, atteso che -per la prima volta- con la legge sul sovraindebitamento si è introdotta la possibilità di instaurare una sorta di “piano di rientro” dei debiti; grazie ad esso, consumatori, piccoli imprenditori, liberi professionisti, imprenditori agricoli, ecc. possono proporre la ristrutturazione dei propri debiti (anche fiscali), ottenendo, qualora vi siano le condizioni richieste dalla legge, la riduzione dell’importo dovuto, che verrà rimodulato tenendo conto delle effettive capacità economiche del soggetto sovraindebitato.

 

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